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Non è Carnevale se non ci sono I CENCI !

Il Carnevale si sa, è una allegra festa tradizionale caratterizzata da fantastici costumi e travestimenti, tanta musica e danze senza sosta. 
Ma non è tutto! 
Già, perchè in Italia il Carnevale è anche l’occasione per proporre una bontà speciale, dorata, friabile, tagliata a listelli, fritta e ricoperta di zucchero… si proprio loro, parliamo dei Cenci, altrimenti chiamati, a seconda delle regioni di Italia,  “Frappe” (Roma), “Bugie” (Liguria), “Galani” (Veneto) e “Crostoli” (Friuli).
La variazione del nome non ne modifica la bontà assoluta riconosciuta da chiunque in tutta Italia.

Cercando le origini dei Cenci di Carnevale si scopre che tutto ebbe inizio con gli antichi romani che per celebrare i Saturnali (festa molto simile al moderno Carnevale) friggevano le “Frittilia” direttamente nel grasso di maiale per poi gustarle durante i loro banchetti e nelle frequenti feste popolari, dove venivano distribuite alla popolazione per le strade della città.
Pare che il gusto fosse talmente prelibato da essere stato tramandato di generazione in generazione fino ad arrivare a noi prendendo il nome di Cenci di Carnevale o quello delle varie nomenclature regionali che abbiamo elencato precedentemente.

Ad oggi vengono anche proposti in una seconda versione, con glassatura di cioccolata fondente per soddisfare i palati più “golosi”.

Non ci sono dubbi quindi sulla veridicità della frase: 

“ Non è Carnevale se non ci sono I CENCI!

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Tradizionali o Glassati al Cioccolato...
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...la bontà dei Cenci si esprime anche senza parlre!